Roberta Fontana è insegnante e coreografa internazionale. Quest’anno per la prima volta sarà docente di Danza Moderna anche a Trentino Danza Estate. Si è formata al Balletto di Roma iniziando con la danza classica per poi dedicarsi completamente al Modern. Dopo numerosi lavori come danzatrice sia in teatro che in televisione, ha iniziato l’insegnamento con grande passione e dedizione e viene ingaggiata come coreografa di molti spettacoli teatrali. È frequentemente invitata come docente e coreografa ad importanti masterclass in tutta Italia, in Europa, in America e Asia. È riconosciuta come una delle insegnanti più richieste in tutto il mondo per il suo stile, la sua passione, la sua energia e il suo trasmettere con grande generosità le emozioni e la tecnica della danza.
Quando hai cominciato a danzare e che cosa ti ha spinto a intraprendere la carriera di danzatrice?
Ho iniziato a sei anni e volevo fare fin da subito la ballerina. Era anche il sogno di mia mamma che con tanto amore mi accompagnava sempre a scuola di danza.
Da bambina eri più attratta dalla danza classica o dalla danza moderna?
Da bambina volevo fare la ballerina classica e il moderno non mi interessava. Amavo le punte, le lezioni e i balletti classici.
Quali sono i tuoi primi ricordi legati al mondo della danza?
Ricordo tutte le volte che andavo a lezione, non ho mai fatto assenze, per me era un momento magico. Sono sempre stata determinata e felice di farlo. Tornavo a casa e continuavo a ripassare i balletti e fare stretching. La danza ha preso completamente la mia infanzia e adolescenza. Ne sono orgogliosa.
Hai avuto un modello di ballerina al quale ti sei ispirata in particolare?
Mi piaceva tantissimo la grazia e l’eleganza di Carla Fracci. Adoravo Baryshnikov e poi Sylvie Guillem, lei è la perfezione in tutto.
Quando hai capito di voler diventare una professionista?
Volevo fare la ballerina e così è stato. Diciamo che diventa la tua professione quando vivi di questo in completa autonomia. Non ho mai cercato altro.
Come è avvenuto il passaggio da danzatrice a coreografa e quindi anche a insegnante?
È stato tutto naturale. Ho fatto la danzatrice professionista e nei momenti in cui non lavoravo insegnavo in alcune scuole, mi piaceva molto dare tutta la mia esperienza e formazione a giovani danzatori e devo dire che è stata una passione molto forte, ancora più forte poter creare coreografie in totale libertà, seguendo la musica e ascoltando la mia anima. Con le mie lezioni, con le mie coreografie e con la mia danza ho girato il mondo! Ho avuto e continuo ad avere tantissime soddisfazioni e riconoscimenti.
Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
Poter trasmettere tutto quello che posso ai giovani danzatori. La tecnica, lo studio, la conoscenza del corpo, la musicalità, la disciplina. Mi piace dare a loro tutto il mio bagaglio e non c’è cosa più bella vedere un tuo allievo diventare un ballerino professionista. Amo creare, amo coreografare, amo dare corpo alle mie sensazioni, ascoltare la musica e dare una forma con la più totale libertà espressiva.
Quali sono state le difficoltà che ha incontrato per farti strada nel mondo della danza?
Nel mondo della danza ci sono molte difficoltà perché per lavorare bisogna fare tante audizioni e i ballerini sono tanti. Bisogna sempre essere pronti e forti. Ci sono stati periodi che non si lavorava e periodi che dovevo organizzare tanti lavori tutti insieme. Come insegnante e coreografa non ho mai avuto difficoltà.
Come è a tuo parere la situazione della danza in Italia?l’Italia è bella, ci sono tanti bravissimi danzatori che purtroppo non trovano lavoro perché la danza non è considerata come si dovrebbe. All’estero tutti i teatri sono pieni, si lavora di più e c’è più rispetto per questa categoria
Ritieni anche tu, come molti tuoi colleghi, che sia necessario fare esperienze all’estero per poter raggiungere una maturità artistica e tecnica migliore?
Per avere una buona formazione con una buona tecnica devi avere un bravo insegnante. Certo, per raggiungere una maturità artistica è necessario viaggiare per avere più esperienze all’estero.
In questo senso che consigli daresti ai giovani che vogliono intraprendere la carriera di danzatore professionista?
Di non fermarsi mai, di studiare danza tutti i giorni e di farsi conoscere ovunque in Italia e all’estero. Fare audizioni e amare sempre questo meraviglioso mestiere.